ACCOGLIENZA REGALE
Testo di Alberto Carminati, tutti i diritti riservati
Abbiamo già trattato di alcuni episodi legati alla visita che nel 1474 Re Cristiano I di Danimarca, in pellegrinaggio verso Roma, fa a Bartolomeo Colleoni sostando presso il castello di Malpaga. Uno dei dettagli più interessanti sia dal punto di vista storico che per meglio delineare la personalità del condottiere bergamasco risiede senza dubbio nel benvenuto che fu riservato agli ospiti fin dal loro arrivo.
Cristiano I scese lungo la strada verso Roma con un seguito
di circa 200 cavalieri, tra cui il duca di Sassonia ed altri principi e nobili,
tutti vestiti di color bruno scuro, con cappucci affrappati sul capo. Lo Spino descrive
il sovrano come āgrando, grosso, con ajero signorileā, come giustamente ci
immaginiamo comunemente un uomo proveniente da quelle lontane terre. Nel loro
viaggio hanno attraversato territori vasti e si sono fermati presso numerose
cittĆ e castelli prima di giungere a Malpaga, quindi il Colleoni deve trovare
un modo per impressionare una compagnia di tale portata.
Per cominciare, il Colleoni decise di lasciare liberi gli
spazi del castello per i suoi ospiti, trasferendo la sua corte allāesterno. Approntò
quindi di una chiara dimostrazione di quellāarte e perizia bellica che gli
avevano procurato fama e potere, cosƬ da impressionare il re ed il suo seguito:
poco lontano dal castello, lungo la strada da cui sarebbe giunto Cristiano I,
fece allestire un grande accampamento militare, con padiglioni e tende, fossati
e steccati, come si addice al Capitano Generale di Venezia. Allāapprossimarsi
del corteo danese, il Colleoni quindi mosse dallāaccampamento per accoglierlo,
completamente armato e a capo scoperto, in sella ad un grande corsiero
finemente bardato. Due scudieri portavano il suo elmo e la lancia e, poco
distanziati da loro, seicento cavalieri in ordine di battaglia, montati da
condottieri e ufficiali in armatura, con stendardi spiegati al vento e al suono
tagliente di trombe e fiati. Ai suoi ospiti fu quindi offerta la grandiosa
visione di un possente esercito che si muove per una giornata di battaglie al
massimo del suo splendore. Questo la dice lunga su come lāidea della forza e
del rigore guerriero fossero pilastri fondamentali della filosofia di vita di
Bartolomeo Colleoni, al punto da presentarli come biglietto da visita persino
per gli ospiti più illustri.
Durante la permanenza di Cristiano I a Malpaga, il Colleoni
si adoperò per imbastire intrattenimenti nobili quali battute di caccia e
giostre cavalleresche, banchetti ed incontri di lotta. Al momento di ripartire,
i doni che Cristiano I ricevette furono preziosi e molteplici, tra cui
unāarmatura finissima fattura ed abiti vermigli e bianchi per tutta la servitù
reale, che ripartirono cosƬ da Malpaga indossando i colori colleoneschi. Di
nuovo quindi lāimpronta guerriera ĆØ sempre forte anche nei momenti
istituzionali e di grande pompa, a rimarcare lāattitudine rude e fiera del
condottiero bergamasco e della sua corte, composta sƬ da letterati ed artisti
ma principalmente animata vicende belliche e politiche, con i fidati veterani e
comandanti sempre al fianco del loro condottiero.
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