EQUIPAGGIAMENTO


EQUIPAGGIAMENTO

Ogni membro della Compagnia d'Arme del Carro dovrà disporre di un equipaggiamento minimo, di proprietà o in prestito, consistente in un abito civile, il necessario per mangiare e, a seconda dell’evento, per dormire. Ogni elemento costituente l’equipaggiamento deve essere ampiamente documentato da fonti storiche comprese tra gli anni 1460-1480, eccezion fatta per la ricostruzione di un oggetto particolare ed unico, che dovrà essere vagliato prima dagli ufficiali.
 
Gli ufficiali devono mantenere un livello qualitativo che li distingua dalle fanterie, sia per l'abbigliamento che per l'equipaggiamento civile-militare oltre che per l'atteggiamento mantenuto che deve essere sempre d'esempio per tutti.
 
Per gli uomini è obbligatorio indossare una sopravveste, per le attività militari sarà obbligatoria la livrea Colleonesca o coi colori di Compagnia.
Va sempre tenuto indosso il copricapo tranne per particolari momenti limitati nel tempo.
l'abito deve essere sempre allacciato, è concesso per alcuni particolari momenti e attività fisiche slacciare uno o più lacci dell braghe, due massimo tre bottoni al polso del farsetto e i lacci-bottoni del collo.
 
Per lavori pesanti (taglio e raccolta legna, lavori agricoli, approntamento attendamenti o preparazione di strutture) è concesso a chi ne possiede di arrotolare le braghe separate fino all’altezza del ginocchio e di mantenere slacciato o non completamente indossato il farsetto.
Possono esser richieste di volta in volta deroghe temporanee a quanto sopra.

Abito civile: di moda italiana documentata, preferibilmente la copia di un particolare abito iconograficamente ritratto e consono alle attività di Compagnia, realizzato in tessuti coerenti con il periodo storico e consoni con il ruolo rivestito dal membro stesso.

L’abito maschile minimo deve essere composto da: camicia e mutande in lino, calzabraga in panno di lana (con staffa o piede, unite o separate, di foggia e colori varie), farsetto in lana, lino, fustagno, velluto o seta (con manica liscia o gonfia, chiusura con lacci, bottoni o ganci), berretto, scarpe (sostituibili da calzabraga solata), cintura (con fibbia e puntale documentati), lacci con agugelli.

L’abito femminile minimo deve essere composto da: camicione in lino, gamurra o guarnello in lana, lino, fustagno, velluto o seta, copricapo, calze, scarpe (sostituibili da calza solate), cintura (con fibbia e puntale documentati), lacci con agugelli.


Variazioni sono permesse in numero limitato con l’inserimento di elementi di moda borgognona (farsetti con manica gonfia alta ed imbottita, gamurre con maniche separate, sopravvesti o copricapi particolari, sopravvesti d’oltralpe ecc). fortemente consigliato evitare fogge tipicamente di altri eserciti regionali (es. colori di livrea o braghe alla divisa non colleonesche) e dove non sia evitabile o venga accettato, chiunque lo indossi sappia spiegarne la provenienza. Ogni membro è tenuto a conoscere le fonti iconografiche o museali da cui il suo equipaggiamento è tratto. All’abbigliamento minimo possono essere aggiunte a discrezione del singolo membro ulteriori indumenti quali cappucci, sopravvesti, mantelli, ricambi di biancheria ecc, purché consoni con il ruolo rivestito dal membro stesso. Identico discorso vale per accessori, scarselle, monete, ecc.

Stoviglie: tutte da fonti museali o iconografiche, di fattura italiana. Consistono di minimo: un recipiente in terracotta per mangiare (ciotola o piatto, decorato in vario modo), un bicchiere (preferibilmente in vetro o un boccaletto in terracotta, altrimenti un bicchiere in peltro ma con riserva) ed un coltello che consigliamo di corredare ad un fodero. In aggiunta si può acquistare un cucchiaio (in bronzo o argento o peltro, preferibilmente per uso alimentare).


Equipaggiamento per la notte: consiste in tutto ciò che permette di passare la notte al campo o in bivacchi sia esterni che interni. Costituito da un saccone in tela grezza, adeguatamente imbottito in modo da garantire sia la comodità per il riposo sia un facile trasporto dell’oggetto ripiegato; una stuoia in materiale vegetale da porre sotto il saccone per isolarlo da terreno (per ragioni sia igieniche che pratiche d’isolamento termico e dall’umidità); almeno una coperta di lana, sostituibile da un mantello. possono essere aggiunte lenzuola in lino o tela grezza, piumaccioli, ecc.
 



Equipaggiamento militare: oltre al necessario per le Fanterie (armi in asta, elmi ed altro per i Fanti)
è necessaria una livrea colleonesca (rossa con teste di leoni e bande) per tutti coloro che sono stati accettati pienamente in Compagnia dopo il primo anno di prova; gli stessi dovranno avere braghe “alla divisa” che riportino, secondo lo schema prefissato, i colori colleoneschi (rosso e bianco) e quelli di compagnia (verde e nero). Per coloro che sono in prova (iscritti e non) è necessaria la livrea con i colori di compagnia (verde e nero). Utile ma non obbligatorio è l’acquisto di ricambi di biancheria vista l’attività fisica prevista per le fanterie, così come un completo farsetto\calzabraga da utilizzarsi per il solo uso militare (in questo caso quindi un farsetto imbottito ad hoc ed una calzabraga magari non aderentissima ma resistente) in modo da non rovinare il completo civile.




Chi volesse equipaggiarsi con pezze difensive (elmo, schinieri, brigantina o corazzina, ecc) è tenuto a compiere una ricerca in merito per conoscerne le fogge e gli ambiti di utilizzo oltre che per cultura personale e conoscenza del proprio “pezzo” ed una volta valutata con gli ufficiali la possibilità di impiegare tale elemento durante le attività della Compagnia gli verranno indicati una serie di produttori di provata qualità dai quali poter far realizzare il pezzo. Stesso discorso vale per spade, storte, daghe, balestre, rotelle, palvesi, targoni ecc.






Attività di Tipo Militare

L’abilitazione all’utilizzo di particolari tipi di armi, ottenibile tramite un corso che prevede un esame teorico e pratico e mantenibile solo con un continuo allenamento e solo dopo autorizzazione da parte del Capitano di Compagnia da rinnovare ad ogni evento, origina un’ulteriore divisione interna in tre classi:

Combattente: ogni membro che vanta la proprietà del proprio equipaggiamento militare personale, che ha seguito almeno il corso di tecniche di scherma Quattrocentesca e che abbia almeno le nozioni base per il combattimento con la daga ed il corpo-a-corpo (abraçar). Sono autorizzati all’utilizzo della spada per dimostrazioni di tecnica ed al combattimento in formazione durante gli eventi.

Figurante: ogni membro che vanta la proprietà del proprio equipaggiamento militare personale ma che non ha l’abilitazione all’utilizzo della spada. Se ha sostenuto il corso e si mantiene in costante allenamento è autorizzabile al combattimento in formazione.

Recluta: ogni membro che non vanta la proprietà del proprio equipaggiamento militare e che non ha l’abilitazione all’utilizzo della spada. Se ha sostenuto il corso e si mantiene in costante allenamento è autorizzabile al combattimento in formazione.


In ogni caso, chiunque sia impegnato in dimostrazioni d’ambito bellico è obbligato ad indossare l’elmo per la protezione del capo. Sono consigliati mitteni per la salvaguardia delle mani in tali attività. Ulteriori pezze difensive vanno valutate dagli Ufficiali. È obbligatorio l’allenamento costante nella pratica delle armi per garantire la sicurezza di tutti.

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