Replica museale cintura femminile

Testo di Giorgio Carminati, tutti i diritti riservati

Nell'ambito della ricostruzione storica ci si trova spesso a far produrre oggetti tratti da iconografia o direttamente da originali, sia che si tratti di equipaggiamenti militari o civili l'origine è sempre la stessa. In questo caso si tratta di una cintura femminile.

L’originale:
L'originale, a cui si ispira questa replica, è una cintura di metà Quattrocento conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra e si presenta completo in tutte le sue parti: fibbia, parte tessile e puntale.

L’originale è di manifattura italiana ma non vi è documentazione scritta della sua storia precedente l’acquisizione da parte del Museo stesso, avvenuta a metà Ottocento alla modica cifra di 40 sterline.

Cinture come queste erano spesso dei doni nuziali fatti dal marito alla moglie, indossate molto alte, appena sotto il seno, sia con la fibbia in posizione frontale sia che posteriormente.

La cintura è lunga poco più di un metro e mezzo e alta circa 6,5 cm, si compone della parte tessile in seta rossa con filo argentato e dorato, della fibbia dorata e smaltata con doppio ardiglione e inserti argentati, di 8 coppie di asole sempre dorate e del puntale, anche questo d’orato e con inserti argentati.

Il puntale presenta una notevole lavorazione decorativa su entrambi i lati. Sul fronte sono presenti 3 inserti argentati allineati tra loro, quello centrale è tondo con disegnato un fiore stilizzato a 8 petali, i due laterali sono dei semicerchi con delle iscrizioni abbreviate in latino e italiano e riportano le seguenti iscrizioni:
Spera in Dio.
Amor Vol.

Sul retro del puntale è presente la stessa lavorazione dorata del fronte e un inserto argentato con un insegna araldica purtroppo mai identificata. Questo elemento accredita l’ipotesi che si trattasse di un dono nuziale.

La fibbia presenta lo stesso tema decorativo del puntale ma solo sul fronte dato che il retro (stando a contatto con l’abito) non sarebbe mai stato in vista, a differenza del puntale che era libero di muoversi e che quindi serviva fosse rifinito su ogni lato.

Gli inserti argentati sono della stessa tipologia di quelli presenti sul puntale ma ne sono andati persi 2 su 3 restandone a vista le sedi del precedente posizionamento. Rimane solo un semicerchio che ancora una volta riporta una dicitura abbreviata e cioè:
Virtus vin(cit)

 

La Replica:
Mantenendo il carattere di dono nuziale la cintura è stata donata in occasione del matrimonio avvenuto nel 2014.


La realizzazione è stata affidata ad Anton e Ludmila Antoshyny che su richiesta hanno integrato e personalizzato alcuni dettagli, modificando la logica di pura replica museale ma rendendola perfettamente funzionale all’attività di ricostruzione storica ed esteticamente completa.

Prime fra tutte sono state integrate le mancanze degli inserti argentati sulla fibbia, l’elemento tondo centrale è stato replicato pari pari da quello del puntale data una presumibile identicità sin dall’origine. L’elemento a semi cerchio è stato realizzato inserendo un altro motto in voga nel XV secolo quale:
Illa veniet
Vincet vin



Naturalmente anche l’araldica presente sull’originale è stata sostituta con quella di famiglia e risulta ora con un carro sormontato dall’aquila.

La parte tessile è stata realizzata in seta rossa con filo argentato e copre completamente l’anima interna in cuoio.

 


 

BIBLIGRAFIA riguardo l'originale come dal sito del Victoria and Albert Museum

Ajmar-Wollheim, Marta and Flora Dennis, eds. At Home in Renaissance Italy. London: V&A Publications, 2006. [Catalogue of the exhibition held at the Victoria and Albert Museum, London, 5 October 2006, to 7 January 2007]. ISBN 1851774882
See plate 7.4 (p. 109) and catalogue no. 155.
Campbell, Marian. Medieval Jewellery in Europe 1100-1500, London, V&A Publishing, 2009. ISBN 9781851775828
See fig.72 (p. 71) and p. 97.
Flury-Lemberg, Mechthild. Textile Conservation and Research. A Documentation of the Textile Department on the Occasion of the Twentieth Anniversary of the Abegg Foundation.
Bern: Abegg-Stiftung, Bern, 1988. ISBN 3-905014-02-5
Bistort, Giulio. Il Magistrato alle Pompe nella Repubblica di Venezia. Studio Storico. Venice: 1912; facsimile reprint Bologna: Forni, 1969.
See p.356.
Fingerlin, Ilse.
Gürtel des hohen und späten Mittelalters. Munich: Deutschen Kunstverlag, 1971. ISBN 3422006451
See catalogue no. 305 (pp.402-3) and plate 460 (p.403).
Lightbown, Ronald. Mediaeval European Jewellery, with a catalogue of the collection in the Victoria & Albert Museum. London: Victoria & Albert Museum, 1992. ISBN 0948107871
For a general account of the fashion and form of girdles, see particularly chapters 29 to 31.
Musacchio, Jacqueline Marie. Gifts and Furnishings for the Home (catalogue entries 32a to 32c). In: Andrea Bayer, ed. Art and Love in Renaissance Italy. New York: Metropolitan Museum of Art; New Haven and London: Yale University Press, 2008. [Catalogue of the exhibition held November 11, 2008 - February 16, 2009 at the Metropolitan Museum of Art, New York, and March 15 - June 14, 2009 at the Kimbell Art Museum, Fort Worth.]
ISBN 9780300124118.
See pp. 100-102.
Devoti, D. L'Arte del Tessuto in Europa, Milan, Bramante, 1974.
See fig. 92.
Sebregondi, Ludovica and Tim Parks, ed. Money and Beauty: Bankers, Botticelli and the Bonfire of the Vanities. Milan: Giunti Editore, 2011. Catalogue of the exhibition held Florence, Palazzo Strozzi, 17 September 2011 - 22 January 2012. ISBN 9788809767645.
Herald, Jacqueline. Renaissance Dress in Italy 1400-1500, The History of Dress Series, 2. (London : Bell & Hyman ; Atlantic Highlands, N.J. : Humanities Press, 1981). ISBN: 0391023624.
Kovács A., Tibor. [Catalogue entry]. In: Péter Farbaky, et al. Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re de Ungheria. Catalogue of the exhibition held at the Museo di San Marco, Florence, 10 October 2013 - 6 January 2015. Florence: Giunti Editore, 2013. ISBN 978-88-09-78750-6
Description and image of a similar girdle presented to the King of Hungary.

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