L'eredità del Colleoni
Testo di Giorgio Carminati, tutti i dritti riservati
Nelle foto: ducati veneziani coniati sotto il doge Foscari.
Creare un articolo esauriente sull’eredità lasciata dal
Colleoni alla sua morte richiede sicuramente più spazio che il breve
articoletto qui proposto. Nel testamento sono infatti
riportati beni materiali come terreni, castelli, case e beni immateriali come
tasse di passaggio e relative esenzioni, sfruttamento delle acque. Oltre che
denari: molti denari.
Anche qui l’elenco è lungo e le cifre importanti, basti solo
pensare che a Venezia il Colleoni lascia 100 mila ducati per la guerra contro i
turchi (pari al suo stipendio annuale) oltre che diversi stipendi arretrati che
Venezia non gli aveva più pagato - e si tratta di un paio di anni di arretrati
quindi circa altri 200 mila ducati, seppur teorici visto che non li aveva mai
ricevuti.
Ma Venezia vuole di più, gli servono contanti e dà
disposizione di trovarne dovunque ve ne siano, a partire da Malpaga ma anche
nella casa di Bergamo e a Brescia oltre che a Martinengo e negli altri
possedimenti.
Nonostante parte dei possedimenti del Colleoni siano già
stati “messi in salvo” dai generi Martinengo, Venezia alla fine requisisce un'importante cifra in denaro liquido pari a 232 mila ducati, che chiede venga
spedita in sacchi da 10 mila monete alla volta a distanza di 2-3 giorni e
sotto scorta (si tratta pur sempre di circa 800 kg in monete d’oro).
Oltre a questo denaro liquido ci furono poi mobili, vesti,
argenterie, preziosi, armi, armature, cavalli e muli. Se sommati al valore degli immobili i funzionari del tesoro
veneti recuperarono una cifra totale superiore ai 500 mila ducati.
A seicento anni di distanza è difficile dare un idea di
quanto valessero i numeri sopra riportati, ma teniamo in considerazione che per
paragone i beni di Cosimo de Medici erano stimati in 240 mila ducati.
Queste cifre possono risultare sterili senza un paragone coi
tempi attuali, una sorta di “cambio ducato-euro”. Non è sede per definire
effettivamente a quanto possano corrispondere in valore corrente perché il
calcolo deve tenere in considerazione parecchie varianti ma è da ritenersi
certo si tratti di alcune decine di milioni di euro.
Post a Comment