tag:blogger.com,1999:blog-29284299282201333332024-03-16T03:11:03.192-07:00Compagnia d'Arme del Carro BlogUnknownnoreply@blogger.comBlogger49125tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-57621524202161016852024-03-16T03:10:00.000-07:002024-03-16T03:10:21.610-07:00SOLZA 7 APRILE 2024<p><span style="font-family: arial;">Prossimo incontro il 7 APRILE con i nostri allestimenti storici in castello.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 15.30 e 16.30</span><br /></p><p><span style="font-family: arial;">nella visita delle 15.30 è inclusa una breve conferenza introduttiva dal titolo " Storia della ricostruzione storica".</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-24882952988460533502024-02-28T07:04:00.000-08:002024-02-28T07:05:07.039-08:00SOLZA 3 MARZO 2024<p><span style="font-family: arial;">Prossimo incontro il 3 MARZO con i nostri allestimenti storici in castello.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 15.30 e 16.30</span><br /></p><p><span style="font-family: arial;">nella visita delle 15.30 è inclusa una breve conferenza introduttiva dal titolo " Soldati di ventura: l'ascesa dei mercenari in Italia".</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-32051204095084405912023-10-25T12:27:00.002-07:002023-10-25T12:28:21.572-07:00SOLZA 5 NOVEMBRE 2023<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 5 NOVEMBRE con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 10.00 e 11.00</span><br /></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-91358375938902703092023-08-29T01:27:00.000-07:002023-08-29T01:27:00.317-07:00SOLZA 3 SETTEMBRE 2023<p><span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 3 SETTEMBRE con le nostre visite guidate.<br />Verrà proposto un approfondimento sul matrimonio nel XV secolo.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 15.30 e 16.30</span><br /></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-51471489569919303202023-05-18T08:21:00.006-07:002023-05-18T08:22:54.296-07:00SOLZA 4 GIUGNO 2023<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 4 GIUGNO con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 15.30 e 16.30</span><br /></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-24446437154764309672023-05-02T05:08:00.004-07:002023-05-02T05:09:09.908-07:00SOLZA 7 MAGGIO 2023<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 7 MAGGIO con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 15.00 e 16.00<br /></span><span style="font-family: arial;">Gli iscritti delle 15.00 inizieranno con una breve conferenza dal titolo "</span><b style="font-family: arial;"><i>R</i></b><i style="font-family: arial;"><b>icostruzione e rievocazione storica" </b>a cura di Gabriele Omodeo Vanone</i><span style="font-family: arial;">, per poi proseguire con gli allestimenti storici.<br /></span><span style="font-family: arial;">Gli iscritti delle 16.00 invece seguiranno il classico programma ma senza la conferenza iniziale .</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-2319440119697968402023-03-17T09:09:00.001-07:002023-03-17T09:09:00.191-07:00SOLZA 2 APRILE 2023<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 2 APRILE con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">l'orario della visita è alle 11.00.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><i>Conservate i biglietti perché per quest'anno daranno diritto a un secondo ingresso scontato a 3€, semplicemente ripresentandolo in biglietteria a partire dal mese successivo.</i></span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-54534277133842782852023-03-03T02:42:00.000-08:002023-03-03T02:42:08.007-08:00SOLZA 5 MARZO 2023<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 5 marzo con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Gli orari sono 15.00 e 16.00</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-57586489147234355602022-10-18T09:12:00.000-07:002022-10-18T09:12:15.244-07:00SOLZA 6 NOVEMBRE 2022<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 6 novembre con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Gli orari sono 10.00 e 11.00</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-66985893011193393192022-09-03T03:08:00.001-07:002022-09-03T03:08:00.167-07:00UNA NUOVA CELATINA IN COMPAGNIA<p><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; white-space: pre-wrap;"></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"></p><p></p><p class="MsoNormal"><i>Testo di Gabriele Omodeo Vanone, tutti i diritti riservati</i></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; white-space: pre-wrap;">Acquistare nuova attrezzatura è parte fondamentale della crescita di una compagnia di ricostruzione storica. Per una compagnia come la nostra, questo si traduce in un processo di ricerca, che sfocia nel commissionare un nuovo pezzo ad un artigiano, che lo costruirà secondo le specifiche del committente aggiungendo il suo personale bagaglio di competenze tecniche.</span></p><span id="docs-internal-guid-d8d984bb-7fff-cb7c-1c78-651057b26990"><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">In questo articolo vi racconto come siamo arrivati a commissionare una nuova celatina per l’armeria di compagnia.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La celatina è un elmo dalla forma squisitamente italiana (esportata o riadattata in varie parti d’Europa) e caratteristica delle fanterie condotte dell’Italia signorile del XV secolo. Dalle rappresentazioni pittoriche di fanterie si evince quanto la celatina fosse scelta popolare. Dovendo attrezzare un nuovo fante, abbiamo deciso per questa tipologia di elmo sopra alle alternative.</span></p><div align="left" dir="ltr" style="margin-left: 0pt;"><span style="background-color: white; color: #3f3131; font-family: arial; font-size: small; font-style: italic; text-align: center; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div><div align="left" dir="ltr" style="margin-left: 0pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1wrBmwEmZSe9mIo7X1Xt3xhUD8U9gk0MINATaEAB5A3Leb-0k_ImqTQmrskZ4pofrTsQ1x1HmcyxEhvteIdf_JtHTTsXuWgK0K9-BeRvpSaAjpT9-QAL3g63Go94wAhlOlKjvJEKu0Z8V-WhLdb8xClaF0XW23LbmQwSYPlzp3nZAuhamklHBTLMddg/s1024/pasted%20image%200.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="850" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1wrBmwEmZSe9mIo7X1Xt3xhUD8U9gk0MINATaEAB5A3Leb-0k_ImqTQmrskZ4pofrTsQ1x1HmcyxEhvteIdf_JtHTTsXuWgK0K9-BeRvpSaAjpT9-QAL3g63Go94wAhlOlKjvJEKu0Z8V-WhLdb8xClaF0XW23LbmQwSYPlzp3nZAuhamklHBTLMddg/s320/pasted%20image%200.png" width="266" /></span></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: verdana;">L’evoluzione degli elmi medievali europei, come descritta da
Kelvin Kelly e Bashford Dean in What Technology Wants. La protocelata si
colloca appena sopra la linea che delimita il 1300, dove i Bacinetti (Basinet)
si staccano. La celatina propriamente detta si colloca invece all’origine di
tutti gli elmi caratteristici del 1400: i capelli di ferro (chapel-de-fer), le
celate (salade) e le barbute.</span></i><o:p></o:p></p></div></div><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non solo la celatina è tremendamente caratteristica dell’Italia medievale, ma è pure considerata il prototipo di molti altri elmi che colorano la scena militare del Quattrocento. Un problema col grafico proposto da Kelly nell’immagine sopra è che mostra solo gli archetipi, perdendo le transizioni. Ci sono infatti sfumature, dettagli che non si trovano nella maggior parte degli elmi descritti, dipinti o sopravvissuti, ma che certamente sono esistite e avrebbero dato diversità alla realtà militare quotidiana.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Dopo non pochi passaggi, il candidato originale è stato selezionato in una </span><a href="https://www.artic.edu/artworks/112119/archer-s-sallet" style="text-decoration-line: none;"><span style="color: #1155cc; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">celatina d'arciere</span></a><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> conservata presso l’Art Institute di Chicago. Il pezzo è datato 1460, e realizzato in Spagna. Tuttavia, per dettagli costruttivi potrebbe passare per squisitamente italiano, fatto meno il ritaglio all’altezza delle orecchie, che caratterizza il pezzo e che, probabilmente, era coperto da rondelle applicate alla farsa interna dell’elmo e il paranaso - la parte più interessante per noi.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Pezzi simili in disegno si trovano anche in Italia, come attesta </span><a href="https://art.thewalters.org/detail/11553" style="text-decoration-line: none;"><span style="color: #1155cc; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">questo reperto</span></a><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> conservato presso il The Walters Art Museum. L’uso di rondelle paraorecchie in Italia è piuttosto scarso e non di nostro interesse, pertanto abbiamo deciso di chiedere una modifica rispetto all’originale. A giustificare la richiesta il fatto che i tagli per le orecchie sono comunque una lavorazione successiva all’alzata del pezzo dalla lastra metallica e, probabilmente, una soluzione tecnologica a un problema pratico sul campo di battaglia. Inoltre, la </span><a href="https://www.flickr.com/photos/andrea_carloni/7386507358/" style="text-decoration-line: none;"><span style="color: #1155cc; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Pala di San Vincenzo</span></a><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">, ad opera di Bernat Martorell conservata a Barcellona mostra un elmo identico e senza tagli o rondelle sulle orecchie.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Risolto il problema orecchie, ci siamo concentrati sul paranaso. Paranasi simili sono estremamente popolari nel 1300, specie negli elmi che derivano dalla protocelatina descritta nel grafico di Kelly. Le pagine di una </span><a href="https://manuscriptminiatures.com/5797/22284" style="text-decoration-line: none;"><span style="color: #1155cc; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Bibbia Padovana</span></a><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> di inizio XV secolo conservata presso la British Library mostrano numerosi esempi di questo, e sono solo uno tra tanti.</span></p><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="border: none; display: inline-block; height: 507px; overflow: hidden; width: 399px;"><img height="507" src="https://lh4.googleusercontent.com/5Wm3zfuoNNqN-gGpMKupHEZIgIsyA0tayFi5AIV4WONFkxtTt31L6ZE5TrG_BdjTk0TwbF6q6Id_VCdCkfJmNDNs3b0gWhD1FOxu67rVNQr0AlyJQv7chgQlRgyZ5ab6cuqw0t8lxkOYydBKUqfv6cXECUDkARefVQjE7DpjmqgqEarSJ42vhPoiww" style="margin-left: 0px; margin-top: 0px;" width="399" /></span></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;"><span style="font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: verdana;">Una pagina della Bibbia Padovana mostra due esempi di elmi con paranaso che potrebbero essere celatine o protocelate: una è indossata dal fante in azzurro caduto al centro della scena, e l’altra dal fante in rosso con scudo in centro. Da notare anche gli altri esempi di paranaso nei cappelli di ferro (dove peraltro il paranaso resta una scelta popolare).</span></span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">In un’altra pagina della stessa Bibbia, si vede un fante barbuto con una protocelata ben rappresentata.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: center;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Questi sono i dettagli di cui parlavo prima: non hanno uno scopo pratico definito e sono più una scelta stilistica che sembra scomparire nella popolazione </span><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">mainstream</span><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> di celate e celatine.</span><span style="border: none; display: inline-block; height: 437px; overflow: hidden; width: 326px;"><img height="437" src="https://lh4.googleusercontent.com/RMbDyzs7ZENKrNXZOrhlj3ImYDqqAgtqq7mDi-cH7NVNDi13f7riTg7_WURYS-mOaLcl6nAmdx81TrjQrU4TEuU3RAx9JJYxpHlLhszaNFLxKcDMMBtp8RveNNKi8UCGauUSdtro5-0eHV33X67AWXqcdhswDkFbtvw41JbqS52IaaFEzIW7cm8ENQ" style="margin-left: 0px; margin-top: 0px;" width="326" /></span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Nella Sala di Balia del Palazzo Pubblico di Siena troviamo altri esempi di protocelate con nasale di questo tipo, e </span><a href="http://www.flickr.com/photos/andrea_carloni/18380572595/in/album-72157653523172870" style="text-decoration-line: none;"><span style="color: #1155cc; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">una in particolare</span></a><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> che mostra il dettaglio di come la farsa (imbottitura interna) viene fissata al bordo inferiore della lama dell’elmo.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ma esempi simili si trovano anche più avanti nel secolo. Ad esempio in una </span><a href="http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8604297s/f338.item.r=%20Incunables" style="text-decoration-line: none;"><span style="color: #1155cc; font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">pagina</span></a><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> di una ristampa della </span><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Legendae sanctorum</span><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> di Jacques de Voragine pubblicata nel 1486.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Trovando giustificabili questi esempi, e avendo anche qualche reperto sopravvissuto alle terribili peripezie del tempo, il paranaso viene approvato.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’ultimo dettaglio sul quale ci siamo soffermati è come installare farsa. Tipicamente, le celatine usano rivetti per fissare una striscia di cuoio alla quale viene cucita una imbottitura in tessuto che agisce anche come molla per attutire i colpi e non trasmetterli al cranio. Tuttavia, il nostro reperto d’origine non mostra alcuna traccia di rivetti sopravvissuti. Questo potrebbe essere attribuibile a diverse cause, ma senza accesso al pezzo non ci è stato possibile giungere ad una conclusione. Ipotizziamo potrebbero essere stati tutti persi oppure non essere mai stati presenti del tutto. Non è incomune negli elmi di fine Trecento, inizio Quattrocento fissare la striscia di cuoio con legature in corda invece che con rivetti. Questa è la strada che abbiamo scelto.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Con questo lavoro, una celatina è nata. Una riproduzione semi-fedele nelle forme (riadattate alla testa che dovrà portare il pezzo, cioè la mia) e documentata nei dettagli costruttivi. Ecco alcuni scatti del pezzo finito - direttamente dall’officina. Potete vederlo dal vivo negli allestimenti dopo le visite guidate al Castello di Solza. Per maggiori informazioni sulle visite scrivete una mail a compacarro@gmail.com.</span></p><br /><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="border: none; display: inline-block; height: 801px; overflow: hidden; width: 602px;"><img height="801" src="https://lh4.googleusercontent.com/GshqK87yrfE-XxjhOJ0EKZtXwQ2FISjVtitwqfVi9ReKxZkjBEIQV6TUGNjVMIPNlVNMLNFVk_5r-KCcBl7Rzg-VPn2rPZm2LwJ4EMVTv_3UGRU40shR8GWvinsmLzvab9mjEVIJaM5o2xCt7crS425qIBtkE9p5eYO_qRp2QW7Xp-FLyEMaup20yw" style="margin-left: 0px; margin-top: 0px;" width="602" /></span></span><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="border: none; display: inline-block; height: 452px; overflow: hidden; width: 602px;"><img height="452" src="https://lh5.googleusercontent.com/zLZNgJPjn-ywO80EwCCsTerp8S-Wz2NMKXDM8qBs4v2ggvuo8UKb6qoUtjg_eM7pbBNKL8Vh9adlU7IPXHzmpuwS4cO35fzHEFU62HZERtHVw_QBmiMKhmC2z5YKxbusn1EV-2JFxFxsvfFKwovydFFD6WTJSexxrGOqkjBpKgJWamicEcdXeZFtOQ" style="margin-left: 0px; margin-top: 0px;" width="602" /></span></span><span style="font-family: Arial; font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><span style="border: none; display: inline-block; height: 601px; overflow: hidden; width: 602px;"><img height="601" src="https://lh4.googleusercontent.com/h-IRQN9PhiLV94IhL_qd-qE8JGdGkStMR6OkW-FUWaWD5K91PjeluxcbK46dzq3wc3-4ePqhohhv48j-zAkbivkituHnsGtsa7cZr2gx1e_NSIyrogT_F6ZEnSzv0dmHW6SdVGtOsv6eq6_ROkdyTlF0wYvZflHDtscjNiLMIM1BKd7zxWFMjuqjzQ" style="margin-left: 0px; margin-top: 0px;" width="602" /></span></span></span>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-62608248013379600452022-07-28T10:34:00.002-07:002022-08-26T02:30:13.023-07:00SOLZA 4 SETTEMBRE 2022 <p><span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 4 settembre con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Gli orari sono 15.30 e 16.30.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli <u>appassionati di storia e per le famiglie</u>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-61778770229700100982022-06-25T09:08:00.000-07:002022-06-25T09:08:53.972-07:00SOLZA 1 LUGLIO (visita serale) e 2 LUGLIO <p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 1 e 2 luglio con le nostre visite guidate.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Il primo luglio sarà una visita serale con partenza alle 21.00, mentre il 2 luglio sarà alla mattina alle 10.00.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-54116966431376116172022-05-06T09:14:00.004-07:002022-05-06T09:22:20.697-07:00SOLZA 5 GIUGNO 2022<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 5 Giugno con le nostre visite guidate.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">La partenza dei gruppi è alle ore 15.30 e alle 16.30<br /><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel 1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-64060182715209374802022-04-13T05:09:00.007-07:002022-04-20T23:25:14.570-07:00SOLZA 25 APRILE 2022<p><span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 25 Aprile con le nostre visite guidate.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">La partenza dei gruppi è alle ore 15.30 e alle 16.30<br /><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div></span></div><span style="font-family: arial;">Il Castello di Solza è noto per essere il luogo che, nel
1395, diede i natali al celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. La struttura è
il risultato di molteplici interventi che si sono susseguiti nei secoli: alle
costruzioni militari, nobili e potenti, si sono sovrapposte strutture a
vocazione agricola. Il complesso si compone della cinta muraria che racchiude
la corte coi suoi fabbricati e dei resti di una torre. Il castello riveste così
un valore eccezionale rispecchiando la storia stessa dell’Isola bergamasca. Le
visite guidate sono a cura dalla Compagnia d’Arme del Carro che si occupa di
ricostruzioni storiche e “living history” con abiti di metà XV secolo di una
compagine di fanteria colleonesca. </span><span style="font-family: arial;">La
Compagnia rievoca così in Castello la guarnigione colleonesca che all’epoca
manteneva in presidio la struttura dando la possibilità al visitatore di
calarsi completamente nell’ambientazione.</span><div><span style="font-family: arial;">Oltre alla spiegazione storica e artistica del Castello, la
Compagnia illustrerà anche la figura di Bartolomeo Colleoni e gli allestimenti
di ricostruzione storica di metà XV secolo, che verranno di volta in volta
presentati alternando elementi civili e militari come armi e parti di armature.</span><div><span style="font-family: arial;">Questa visita guidata darà la possibilità di vivere
realmente il Castello con altri occhi e immergersi più profondamente
nell’esperienza e risulta particolarmente efficace per gli appassionati di storia e per le famiglie.</span></div></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-9078762394155478092022-03-17T03:09:00.003-07:002022-03-30T01:59:12.889-07:00SOLZA 3 APRILE 2022<p> <span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 3 Aprile con le nostre visite guidate.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">La partenza dei gruppi è alle ore 15.30 e alle 16.30<br /><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5 € a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div></b></span></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-61604479091863871722022-02-08T10:08:00.005-08:002022-04-13T05:10:43.274-07:00EVENTI CASTELLO DI SOLZA 2022<p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e brevi didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span></p><div><br /></div><div><span style="font-family: arial;">3 aprile</span></div><div><span style="font-family: arial;">25 aprile</span></div><div><span style="font-family: arial;">5 giugno</span></div><div><span style="font-family: arial;">sabato 2 luglio visita serale-notturna</span></div><div><span style="font-family: arial;">4 settembre</span></div><div><span style="font-family: arial;">2 ottobre</span></div><div><span style="font-family: arial;">6 novembre</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">La partenza dei gruppi è alle 15.30 e 16.30, salvo diversa comunicazione nella sezione NEWS<br /><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5€ a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti e per i portatori di handicap. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo<b>.</b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhLpy3aznB-y28AEIXQg9E5RXeDkZPV9YbxFJck94Qdk1wyI50dkMHxQ0hNefwuHbj12tef3ghcPe-06UEdVcD9WOoH2MFbp3FcPobEqfOTRRjZiUQujFvY9Yl-_Dxg9X41ONvBY0tFJqGzyPpz1vyAkj_qu17EJv0GmUgJHtv2Twx7-z-BSm6PHwdmlw=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhLpy3aznB-y28AEIXQg9E5RXeDkZPV9YbxFJck94Qdk1wyI50dkMHxQ0hNefwuHbj12tef3ghcPe-06UEdVcD9WOoH2MFbp3FcPobEqfOTRRjZiUQujFvY9Yl-_Dxg9X41ONvBY0tFJqGzyPpz1vyAkj_qu17EJv0GmUgJHtv2Twx7-z-BSm6PHwdmlw=s320" width="320" /></a></div><br /><b><br /></b></span></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-57552841140434453552021-11-22T07:29:00.000-08:002021-11-22T07:29:00.183-08:00 L’ALLEVAMENTO – INTERESSANTE FONTE DI RICCHEZZA<p> <em style="font-family: calibri;">Testo di Claudio Barbaglio, tutti i diritti riservati</em></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0MrzmwebiHM/YTy9S_Af1EI/AAAAAAAAArI/FvUwBswcpW0obLo9PqdyXo-2ASY58Y84wCLcBGAsYHQ/s1379/pastorizia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1379" data-original-width="1251" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-0MrzmwebiHM/YTy9S_Af1EI/AAAAAAAAArI/FvUwBswcpW0obLo9PqdyXo-2ASY58Y84wCLcBGAsYHQ/s320/pastorizia.png" width="290" /></a></div><br /><em style="font-family: calibri;"><br /></em><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 12pt;">Un
settore che all’epoca si configurava tra i più ricchi di prospettive era
sicuramente quello dell’allevamento, e per un imprenditore, o commerciante o
anche banchiere, intuitene le potenzialità, rappresentava un’interessante
investimento. Naturalmente, spesso, questi professionisti erano ben distanti
dalle conoscenze pratiche, e fisiche, di cui ciò che queste attività
richiedevano, così come dalla vita di campagna, e per questo furono introdotti dei
</span><i style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-style: normal;">societates vacharum</i><span style="font-size: 12pt;">, ovvero contratti
stipulati fra due parti che si associavano per l’allevamento e lo sfruttamento
di una certa quantità di bestiame e per l’esercizio delle attività connesse. I
contratti di affidamento da parte dei proprietari di bestiame residenti in
città ai piccoli proprietari di fondi rurali o ai pastori, frequentissimi fin
dalla prima età comunale a seguito dello sviluppo di una vivace economia di
scambio fra città e campagna, si evolsero con il passare del tempo: nel Quattro
e Cinquecento in Lombardia, dove l’allevamento conobbe un grande sviluppo a
seguito di una particolare diffusione della coltura dell’irriguo, furono
soprattutto individui provenienti dalla bergamasca a svolgere un ruolo di primo
piano in qualità di allevatori. Anche buona parte dei mellegarii, termine che
indicava una funzione di allevatore in senso lato ma anche di contadino
preposto alla lavorazione del cacio, proveniva dalle prealpi bergamasche, o per
lo meno ne era originaria la famiglia, come attesterebbero gli attributi
cognominali. Si tratta purtroppo di figure estremamente sfuggenti, in quanto le
testimonianze raccolte sono assai scarse non solo sul loro vissuto (famiglia,
residenza, attività etc.), ma anche in relazione ai termini in base ai quali si
accordavano con il datore di lavoro (non essendo sempre specificato il loro
compenso, la durata del contratto etc.). In alcuni casi, tra l’altro, ci si
limitava a concedere loro suoi terreni ad fictum; altre volte affidava ai mellegarii
la cura del proprio bestiame, offrendo allora spesso ospitalità nelle sue
stesse possessioni.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: Georgia;"><span style="font-family: inherit;">Perdite
e profitti venivano spartiti in primo luogo a metà fra gli allevatori e i
proprietari delle bestie; questi ultimi li suddividevano in seguito tra di loro
in quattro parti uguali. I ricavi derivavano dalla vendita di vacche, buoi, vitelli,
latte, burro, formaggio, mascherpa, pelli. Visto il tipo di offerta non vi è da
stupirsi che fra i tanti clienti compaiano dei becharii, Zanino de Massalia,
Francesco de Barni, Martino de Merate becharius in Compedo; e dei formaggiai,
Giovannino Paganone, Betto detto Tirabada e Antonio da Crema. Le vendite furono
sicuramente redditizie. Il consumo di carne, piuttosto elevato durante il corso
di tutto il Medioevo, aumentò infatti fra Tre e Quattrocento grazie allo
sviluppo dell’allevamento bovino nelle campagne lombarde. I gusti dei
consumatori si orientavano preferibilmente verso la carne di vitello da latte
che era difatti la più costosa, seguita da quella di maiale e di agnello, di
castrato e di montone, di manzo, di bue e infine di pecora e di mucca. A Milano
il bestiame veniva contrattato nel Cordusio, mentre la carne al minuto era
venduta sui banchi delle beccherie di Porta Vercellina e in quelle del Compedo,
oppure nelle botteghe dei beccai sparse un po’ in ogni quartiere. </span><span style="font-family: Georgia, serif;"><o:p></o:p></span></span></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-72235011534654322542021-11-08T07:35:00.004-08:002021-11-08T07:35:00.170-08:00LA NASCITA DELLA CONTABILITÀ NEL MEDIOEVO – IL METODO ALLA “VENEZIANA”<p> <em style="font-family: calibri;">Testo di Claudio Barbaglio, tutti i diritti riservati</em></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-q0kMJuT-KY8/YTzAzI0KMnI/AAAAAAAAArQ/Ah4xmEFaiZkKKdVvVwtS6DDV76PCYXgtwCLcBGAsYHQ/s676/registri-malatestiani-convegno-internazionale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="569" data-original-width="676" height="269" src="https://1.bp.blogspot.com/-q0kMJuT-KY8/YTzAzI0KMnI/AAAAAAAAArQ/Ah4xmEFaiZkKKdVvVwtS6DDV76PCYXgtwCLcBGAsYHQ/s320/registri-malatestiani-convegno-internazionale.jpg" width="320" /></a></div><br /><em style="font-family: calibri;"><br /></em><p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">È </span><span style="line-height: 107%;">ormai uso comune chiamare quegli lunghi anni che intercorrono
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dal 476 dc all’ottobre 1492 con
medioevo, o “secolo bui”, termini che nella realtà non rendono merito a dei
secoli in cui l’umanità ha prodotto grandi opere artistiche, letterarie come la
Divina Commedia o il Canzoniere di Petrarca, pittoriche quali i cicli sacri di
Giotto, scultoree come le opere di Donatello (vero nome Donato di Niccolò di
Betto), nonché invenzioni di cui oggi non potremmo farne a meno come bottoni o
gli occhiali da vista, la stampa e, non da meno, l’invenzione della contabilità
“moderna”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Tra i più antichi
documenti in partita doppia (metodo contabile attuale) giunti fino a noi,
troviamo due mastri in pergamena scritti a Genova nel 1340, mentre il mastro
più antico degli archivi Veneziani, il Mastro dei Soranzo, risulta del 1406,
un’epoca considerata d’oro per la rinascita delle economie che, dopo un lungo
periodo di chiusura delle città all’interno dei propri confini (periodo <i style="mso-bidi-font-style: normal;">comunale</i>), lasciò il posto all’era delle
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Signorie</i> insieme alla nascita dell’idea
di proprietà, e allo sviluppo del commercio; fenomeni storici che portarono alla
necessità di pensare a nuovi sistemi per il mantenimento e la raccolta dei
conti. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">E se pur le città protagoniste
di questi eventi furono, tra le altre, Venezia, Milano, Firenze, Genova, e il
metodo di rilevazioni in partita doppia si diffuse in diverse realtà urbane, il
nuovo sistema fu riconosciuto come “il metodo alla veneziana”, e qualificato
come tale in diversi documenti di suddette città. Infatti, nella raccolta
Strozziniana presso l’archivio storico di Firenze è visionabile un registro del
1382 dove, nella prima pagina, si legge: «<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Questo
libro fu proprio di Folcho da Firenze […] in esso scriverò chi a me dovrà dare
e a chi dovrà avere […] e lo scriverò alla veneziana, cioè in una pagina il
dare e di rimpetto nell’altra l’avere</i>.» <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Gli stessi autori che
per primi illustrarono la partita doppia, Benedetto Cotrugli, diplomatico ed
economista, nel 1458, e Luca Pacioli, frate francescano, matematico e amico di
Leonardo Da Vinci, nel 1494, indicarono la tenuta dei libri contabili ed il
tipo di scritture come “alla maniera di Venezia”; in quanto i primi manoscritti
sulla rilevazione in partita doppia si pubblicarono proprio a Venezia. Nella
città lagunare, Pacioli completò i suoi studi di aritmetica e pubblicò il suo
famoso Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità. Nel
Tractatus XI - Distinctio IX, egli scrisse:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">«<i style="mso-bidi-font-style: normal;">[…] et servaremo in esso il modo di Vinegia a, quale certamente fra gli
altri è molto da commendare et mediante quello in ogni altro si possa guidare
[…]</i>».<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Pacioli descrisse così
le scritture in partita doppia riferendosi al modo veneziano, quello che egli
riteneva il migliore tra tutti i diversi metodi che aveva incontrato nel suo
percorso. Allo stesso modo Domenico Manzoni e Alvise Casanova si riferiscono al
medesimo metodo scrivendo:<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="line-height: 107%;">«[…] sarà la mia gioia maggiore sapere che quest’opera sarà
piaciuta ai nobili, esperti e spigliati mercanti, non curandomi se qualche
nazione, reputandosi più esperta nel conteggiare a voce, deturpa il bel
compiuto ordine di tenere i Libri a nel modo di Venezia […] Perché esse non
hanno la cognizione della teoria da noi studiosamente osservata. Perché non
conoscono ciò che i più confessano, cioè che la nazione Veneta ha trovato il
vero modo di tenere i Libri e procedere ordinariamente in ogni maneggio di
conti</span></i><span style="line-height: 107%;">».<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><o:p><span style="font-family: inherit;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Bibliografia<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><o:p><span style="font-family: inherit;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Storia della
Ragioneria: il contesto veneziano ed il millenario distretto del vetro di
Murano - Federico Fregonese 2016</span><span style="font-size: 9pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-40611796802098305912021-10-22T23:00:00.001-07:002021-10-22T23:00:00.175-07:007 NOVEMBRE Giornate dei Castelli, Palazzi e Borghi Medievali <p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Prossima incontro il 7Novembre con le nostre visite guidate.</span></p><span style="font-family: arial;">Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e brevi didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica.</span><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">La partenza dei gruppi è alle ore 10.00 - 11.00 - 15.00 - 16.00<br /><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5€ a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo, è richiesto il <b>green pass</b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s2048/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1772" data-original-width="2048" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-9qEzBiYKzhM/W50zH23DlJI/AAAAAAAAAcw/zHcLgqMLkIwB1lYLiycnokntplZuA1KEgCPcBGAYYCw/s320/stendardo.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /></b></span></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-2507008351929534922021-10-11T07:42:00.006-07:002021-10-11T07:42:00.202-07:00LA STANZA DA LETTO E IL DORMIRE NEL XV SECOLO <p> <em style="font-family: calibri;">Testo di Claudio Barbaglio, tutti i diritti riservati</em> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-fZAJKh7wUXY/YTy0r6cEw1I/AAAAAAAAArA/daj61hSn6cYzmPqDcD5FQNPDW0aRB2MaQCLcBGAsYHQ/s745/Buonomini_curarare-gli_infermi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="745" height="258" src="https://1.bp.blogspot.com/-fZAJKh7wUXY/YTy0r6cEw1I/AAAAAAAAArA/daj61hSn6cYzmPqDcD5FQNPDW0aRB2MaQCLcBGAsYHQ/s320/Buonomini_curarare-gli_infermi.jpg" width="320" /></a></div><i><div style="text-align: center;"><i>Oratorio dei Bonuomini di San Martino, Firenze</i></div></i><p><br /></p><p><span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Alzino la mano quanti noi non hanno mai pensato, all’atto dell’alzarsi
la mattina, “quanto resterei a letto tutto il giorno?” Ebbene, questo pensiero
antico quanto il mondo, in tutto il corso del XV secolo era spesso realtà, nel
senso che, nella quotidianità, la camera da letto era ritenuta il luogo ideale
per trascorrere la giornata, ricevere ospiti, camera di studio, alle volte
persino tribunale o per trascorrere liete ore di intimità fino a quando, la
notte, accoglieva, tra le braccia di Morfeo, i nostri antenati.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Naturalmente commetteremmo peccato storico se allargassimo a tutta la
società medievale questo concetto, un onore riservato, in realtà, a quei pochi
fortunati che potevano vantare una vita di agio, svolgere mansioni che non
richiedevano manualità di sorta e che, ricevendo in casa, prediligeva quella
stanza tra le più confortevoli per necessità: per sopperire ai lunghi e gelidi
notturni inverni, le camere da letto erano tra le stanze più confortevoli,
calde e, spesso, più curate, e quindi più presentabili.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La notte, poi, si dormiva rigorosamente nudi per dare meno spazio
possibile ad amici indesiderati, quali pulci, zecche e altri insettini, di
infilarsi tra le pieghe dei vestiti e di disturbare il sonno ristoratore delle
fatiche della giornata; nudi dal collo in giù, ma col capo rigorosamente
coperto essendo l’unica parte del corpo esposta al gelo della stanza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Scriveva un ignoto autore francese di fine XIV, in un trattato di
economia domestica, rivolgendosi alla giovane moglie: “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">poi lo fa mangiar bene e bere meglio, servito e riverito, finché è a
letto con lui fra le lenzuola candide con un berretto bianco, [e] ben coperto
da buone pellicce</i>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il testo è una raccolta di consigli rivolti a una giovane donna, neo
sposina, sulla cura della casa e sulle accortezze da riservare al più anziano
marito; ed è soprattutto interessante notare come l’aspetto dell’igiene venga
ben sottolineato: “lenzuola candide”, un tema, quello della pulizia che forse
ai più può sorprendere, essendo che, molto spesso, il medioevo è sinonimo di
trascuratezza e, spesso, di scarsa cura della persona.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Certo, forse tanta cura non veniva riservata nelle stanze delle locande
che spuntavano come funghi lungo i percorsi dei più importanti pellegrinaggi:
nelle affollate stanze erano presenti letti a piazza grande, che spesso ospitavano
anche fino a sei viandanti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ma se l’idea potrebbe farci rabbrividire, dovete comunque pensare che
chi, all’epoca, compiva viaggi spirituali spesso scampava dalla forca in cerca
di una salvezza non solo ultraterrena, commutando la pena di un reato, più o
meno grave, con il pellegrinaggio; una regola talvolta non scritta, ma
abbondantemente praticata.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">E mentre i due sposini nell’immagine, la cui donna è in fase di concepimento,
se stanno sdraiati in un letto a baldacchino, su una struttura sorretta,
probabilmente, da rigide, ma confortevoli, assi di legno trasversali, molti
meno abbienti spesso si contentavano di letti i cui materassi, sovente riempiti
di paglia, appoggiavano su corde poste in tensione da tiranti sui lati del
letto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Non era nemmeno raro vedere letti composti da più materassi posti uno
sopra l’altro: per sopperire al freddo scaturito dal mancato isolamento dal
pavimento, o alla durezza di un singolo, talvolta si ricorreva a stratagemmi
all’apparenza un po’ casalinghi. Funzionava? Chi lo può dire, ma soprattutto
sarà da queste esperienze che è nata la famosa favola della principessa sul
pisello? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: inherit;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Bibliografia: Vivere nel medioevo – Chiara Frugoni – Ed. Il Mulino</span><o:p></o:p></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-76284303489169110092021-09-27T07:38:00.002-07:002021-09-27T07:38:00.234-07:00GLI OSPEDALI NEL XV SECOLO: L’ESEMPIO DELLA CITTÀ DI VICENZA<p> <em style="font-family: calibri;">Testo di Claudio Barbaglio, tutti i diritti riservati</em></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-3k3Z3Qi5y5U/YTzBbZDuOOI/AAAAAAAAArY/kXKRELT4f4k8oto51zTI8_zGoNi4efyQACLcBGAsYHQ/s450/ospedale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="339" data-original-width="450" height="241" src="https://1.bp.blogspot.com/-3k3Z3Qi5y5U/YTzBbZDuOOI/AAAAAAAAArY/kXKRELT4f4k8oto51zTI8_zGoNi4efyQACLcBGAsYHQ/s320/ospedale.jpg" width="320" /></a></div><br /><em style="font-family: calibri;"><br /></em><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; text-autospace: none;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: justify;">Il
Quattrocento è noto come il secolo delle riforme ospedaliere, intraprese da
molte città dell’Italia centro-settentrionale e in seguito imitate da altri
centri in Europa, principalmente per rispondere alle emergenze sociali e
sanitarie di un epoca segnata da violenti conflitti, carestie e pestilenze.
Questi nuovi orientamenti non coinvolsero solo le istituzioni ospedaliere,
perché favorirono una generale riformulazione dei servizi assistenziali,
diversamente declinata da luogo a luogo, anche attraverso l’introduzione di
nuovi enti caritativi, come i Monti di Pietà</span><span style="text-align: justify;">.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: inherit;">Nelle
città della terraferma veneta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le riforme
non produssero fenomeni di concentrazione ospedaliera, tipici dell’area
lombarda, ma incoraggiarono l’organizzazione di sistemi assistenziali basati
sull’introduzione di nuovi ospedali specializzati e la divisione dei compiti
fra più luoghi pii, secondo a parte i lazzaretti (Venezia fu la prima città
europea<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: inherit;">a
dotarsi di un lazzaretto permanente (1423) e probabilmente stimolò l’apertura
di istituzioni simili anche nelle città soggette). Nelle città venete il valore
civico attribuito ai maggiori ospedali cittadini trova riscontri puntuali, a
volte simbolici, come l’apposizione dello stemma comunale sugli edifici
ospedalieri, altre volte più concreti, come l’ingresso di molte cospicue casate
locali nel governo di queste istituzioni, una novità rispetto al Trecento.
Quest’ultimo aspetto, però, non va inteso solo come manifestazione di interesse
per le problematiche sociali delle proprie comunità, perché ebbe anche un altro
rilievo, riconducibile alla conquista veneziana della terraferma e al
contestuale ridimensionamento politico dei patriziati delle città soggette. Le
aristocrazie locali, infatti, per salvaguardare il proprio ruolo di ceto
dirigente sperimentarono nuove forme di esercizio del potere, autonome e
lontane rispetto alle aree di intervento delle magistrature veneziane, come,
appunto, il governo delle istituzioni caritative, spesso guidate da
confraternite devozionali. Il Quattrocento segnò una generale riorganizzazione
dei servizi assistenziali anche a Vicenza47.
Alla fine del XV secolo il sistema ospedaliero urbano si discostava da quello
medievale per almeno tre diversi aspetti. In primo luogo, nel 1412 fu istituito
l’ospedale dei Proti, un ente dotato di considerevoli capacità finanziarie e in
grado di incidere significativamente nell’offerta di servizi assistenziali alla
città, in particolare garantendo cure mediche specializzate, fino ad allora
inesistenti nel panorama ospedaliero vicentino. In secondo luogo, verso la metà
del secolo l’ospedale di San Marcello cominciò a specializzarsi nell’assistenza
all’infanzia abbandonata, diventando così il primo brefotrofio di Vicenza. Infine,
negli anni Sessanta entrò in funzione un lazzaretto, cioè una struttura
riservata esclusivamente ai malati infettivi e probabilmente operativa solo durante
le crisi epidemiche. In questo secolo la città aveva così avviato due processi
tipici delle riforme ospedaliere quattrocentesche condivise con altri centri
dell’Italia centro-settentrionale: un più accentuato livello di
medicalizzazione dei servizi ospedalieri e la specializzazione di alcuni enti
assistenziali. In questo modo il sistema ospedaliero urbano adottò un modello
simile a quello di Padova o Firenze, allontanandosi dalle forme tradizionali
dell’assistenza medievale. Prima del XV secolo, infatti, non risulta che gli
ospizi urbani si avvalessero della collaborazione continuativa di personale medico
e che operassero enti specializzati nella cura di particolari categorie di
bisognosi, tranne nel caso del lebbrosario di San Lazzaro. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="font-family: inherit;">Nel
corso del Quattrocento gli ospedali di Vicenza riuscirono a incrementare in
maniera considerevole le risorse finanziarie destinate a sovvenzionare i loro
servizi, e alla fine del secolo erano certamente in grado di soccorrere un
numero di bisognosi superiore rispetto al periodo precedente, ma anche di
offrire un’assistenza più qualificata. La crescita degli introiti incassati
dagli ospedali era la conseguenza del costante ampliamento dei patrimoni
fondiari e immobiliari, grazie al flusso incessante di lasciti testamentari e
donazioni, così come di efficienti gestioni amministrative, in grado di
accantonare capitali da investire nell’acquisto di case e poderi che
assicurassero nuove rendite. Questi aspetti gestionali, poi, vanno certamente
ricondotti all’assunzione di personale specializzato e di pratiche
amministrative mutuate dagli ambienti mercantili, ben rappresentati all’interno
degli organi di governo dei luoghi pii vicentini. Non ultimo, va considerato
anche il <i>trend </i>demografico
crescente che caratterizzò Vicenza e il Vicentino dopo le ricorrenti crisi
epidemiche della prima metà del secolo, con inevitabili ripercussioni
sull’economia locale e, per quanto concerne gli ospedali, con nuove opportunità
di sfruttare pienamente i patrimoni fondiari, locando case e terreni che in
anni di spopolamento e di conflitti bellici (attività, anche economica per
certi versi, che mai veniva a mancare) rimanevano sfitti.</span><o:p></o:p></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-17299324548365640262021-09-13T06:25:00.003-07:002022-05-06T09:23:07.410-07:001439 - GALEE PER I MONTI<p> <em style="font-family: calibri;">Testo di Giorgio Carminati, tutti i diritti riservati</em></p><p><em style="font-family: calibri;"><br /></em></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-g6R6nKiAp4g/YTyvLueNKUI/AAAAAAAAAqw/gWR3mDbFnwsAis-iYwcKYyEDh4tnHdrcQCLcBGAsYHQ/s1170/Carta-dell-Almagia_%2Bmappa%2Bgarda%2B-%2BCopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="815" data-original-width="1170" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-g6R6nKiAp4g/YTyvLueNKUI/AAAAAAAAAqw/gWR3mDbFnwsAis-iYwcKYyEDh4tnHdrcQCLcBGAsYHQ/s320/Carta-dell-Almagia_%2Bmappa%2Bgarda%2B-%2BCopia.jpg" width="320" /></a></div><i><span style="font-size: x-small;">carta dell'Almagià, la datazione è attorno al 1460 - 1465. Visibili le sei galee durante il trasporto nel Garda, conservata presso l'archivio di Stato di Venezia</span></i><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Nei primi mesi del 1439 Brescia era sotto assedio dei
viscontei comandati dal Piccinino.<p></p><p class="MsoNoSpacing"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNoSpacing">La città resisteva ai tentativi di assalto grazie alla tenacia
del governatore Francesco Barbaro e alle truppe di Detesalvo Lupi e Cristoforo
Donato.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNoSpacing">Non riuscendo il Piccinino a prender la città con le armi,
decide di prenderla per fame estendendo il controllo al territorio circostante,
dalla pianura fino a Peschiera, al Garda e al Mincio, respingendo i tentativi
di rifornimento alla città del Gattamelata, comandante dell’esercito veneziano.</p>
<p class="MsoNoSpacing">Le truppe veneziane si trovarono cosi impossibilitate a
rifornire Brescia che rischiava di restare completamente isolata. Spunta così
l’idea di portare una flotta nel Garda, non attraverso il Mincio risalendo il
Po (in quanto il prima era sotto il controllo del Piccinino), ma dall’Adige
portando le navi per i monti.</p>
<p class="MsoNoSpacing">Se veniamo ora all’esecuzione effettiva dell’impresa
vediamo che tra febbraio e marzo del 1439 un totale di sei galee, venticinque
barche, tutte le rispettive attrezzature ed equipaggiamenti per la navigazione
e il loro armamento furono portate dall’Adige via terra passando i monti e da lì
verso la foce del Sarca dove era stato allestito per l’occasione un piccolo
castello per il loro riparo.</p>
<p class="MsoNoSpacing">Servirono un totale di duemila buoi, 120 coppie di buoi
per ogni galea, furono coinvolti moltissimi guastatori e marinai oltre a un
nutrito numero di ingegneri, tutti coinvolti nell’attrezzare il percorso con
funi, carrucole e argani. Il Cornazzano dice che su ordine del Colleoni furono
montate le ruote agli scafi delle imbarcazioni, mentre il Sanudo afferma che un
greco di nome Niccolò Caravilla fece inalberare gli scafi (con buona logica le
galee erano quantomeno parzialmente disallestite e alleggerite per facilitarne
il trasporto) e con l’uso delle vele aiutò lo sforzo nel movimentarle.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNoSpacing">Le operazioni costarono più di quindicimila ducati
escluso il costo dei gustatori, dei buoi e dei carri e si protrassero per 15
giorni ininterrottamente giorno e notte.</p>
<p class="MsoNoSpacing">Il fatto che in molti abbiamo voluto legare il proprio
nome a un’impresa del genere è più che intuibile anche se alla fine questo
sforzo fu presto vanificato e non ebbe minimamente il successo sperato; non passò
molto tempo infatti che il Piccinino mandasse la propria flotta a contrastare i
rifornimenti veneziani che furono costretti a far tornare le imbarcazioni verso
Torbole, all’interno di quel fortilizio alla foce del Sarca e da lì non
poterono più rifornire i bresciani.</p>
<p class="MsoNoSpacing">L’impresa diede solo un po’ di respiro alle truppe
assediate a Brescia, Detesalvo lupi ebbe infatti l’occasione di aumentare la
portata e l’efficacia delle proprie sortite fuori dalle mura, ma non rallentò
di molto le conquiste del Piccinino che continuò a spingersi a est aggiungendo
alle città già assediate di Bergamo e Brescia anche quella di Verona (dove il
Colleoni prese il comando delle difese) e poi fino alle chiuse di Padova dove
era acquartierato il Gattamelata.</p>
<p class="MsoNoSpacing">Questa impresa è notoriamente attribuita al Colleoni, sia
perché così ci dice il Cornazzano suo biografo e poi ripreso dallo Spino, lo
stile stesso dell’impresa cosi azzardata e audace non può che portare la sua
firma, inoltre alcuni anni dopo il Colleoni stesso ripropone un piano simile
per soccorrere la repubblica ambrosiana.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNoSpacing">Non fosse però che Il Colleoni era al servizio di Venezia
e il capitano Generale era il Gattamelata che stava conducendo in quel momento
le operazioni contro il Piccinino, impossibile quindi che non fosse attribuita
al Gattamelata questa impresa ed è appunto quello che scrive l’Eroli.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNoSpacing">Non possono finire qui i nomi degli interessati, altre
fonti citano infatti altre 3 o 4 personalità.</p>
<p class="MsoNoSpacing">I documenti noti portano però a una primissima
presentazione di questa idea in Senato già nel dicembre del 1438 da parte di
Blasio de Arboribus e da Niccolò Sorbolo, quest’ultimo era ufficiale del genio
navale veneziano e a lui è riferito anche un altro documento del 1447 quando,
nominato ammiraglio, viene ricordato per <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“conducendo
galeas per montes in lacu Gardae”</i></p>
<p class="MsoNoSpacing">Volendo tirare le somme il Colleoni può aver realmente
avuto l’idea ma questa era già stata “brevettata” un paio di mesi prima dal
Sorbolo, il Colleoni non poteva comunque agire in autonomia e fu quindi sotto
il comando generale del Gattamelata che si svolse tutta l’operazione, a sua
volta messa in campo e resa possibile delle centinaia di uomini restati ignoti
che ci misero le braccia e le gambe in quei 15 estenuanti giorni.<o:p></o:p></p><p class="MsoNoSpacing"><i>bibliografia:<br /></i><i>Bortolo Belotti </i><i>la vita di Bartolomeo Colleoni, prima edizione 1923<br />Cornazzano, Commentari, Lib II<br />Giovanni Pontano, orazione funebre per il Gattamelata<br /><br /></i></p><p class="MsoNoSpacing"><i><br /></i></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-59344287033449543732021-08-31T02:53:00.002-07:002021-08-31T03:03:56.094-07:005 settembre Giornate dei Castelli, Palazzi e Borghi Medievali <br /><span style="font-family: arial;"><br />Prossima incontro il 5 settembre con le nostre visite guidate.<br /> Come di consueto la nostra Compagnia sarà impegnata nel Castello Colleoni di Solza, nostra sede e monumento all'interno del quale gestiamo le attività di visite guidate e brevi didattiche sfruttando gli strumenti della ricostruzione storica. <br /> <br /> Gli orari per questa data saranno con partenze dei gruppi alle 10.30 e 15.30.<br /><br />La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo <span style="color: red;"><b>compacarro@gmail.com</b></span> e l'ingresso ha un costo di 5€ a persona, gratis al di sotto dei 12 anni non compiuti. La biglietteria apre 30 minuti prima della partenza del gruppo, è richiesto il <b>green pass</b><br /><br /></span><br />
<div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Sad-Eqn5Ef8/YKewIpkO2dI/AAAAAAAAApQ/g5qinbi4xbQx3Zg3QSIsbkJkRydXp-tuwCLcBGAsYHQ/s400/stendardo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="346" data-original-width="400" height="425" src="https://1.bp.blogspot.com/-Sad-Eqn5Ef8/YKewIpkO2dI/AAAAAAAAApQ/g5qinbi4xbQx3Zg3QSIsbkJkRydXp-tuwCLcBGAsYHQ/w490-h425/stendardo.jpg" width="490" /></a></div><br /></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-68824085495428075282021-08-29T23:00:00.000-07:002021-08-29T23:00:00.168-07:00LA CLAMOROSA CONTRADDIZIONE<p><i> Testo di Gabriele Omodeo Vanone, tutti i diritti riservati</i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JZsKEcC98FM/YSZz1GGYRiI/AAAAAAAAAqg/E9IrAOZXefQmeXSGxlOFWpCLfAFTIfSDwCLcBGAsYHQ/s1024/1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="305" data-original-width="1024" height="189" src="https://1.bp.blogspot.com/-JZsKEcC98FM/YSZz1GGYRiI/AAAAAAAAAqg/E9IrAOZXefQmeXSGxlOFWpCLfAFTIfSDwCLcBGAsYHQ/w638-h189/1.png" width="638" /></a></div><p><i>Presa di Pisa, dipinta dall’anonimo Maestro di Anghiari a metà del XV secolo e splendida descrizione visiva delle condotte mercenarie. Oggi conservata alla Gallery of Ireland, Dublino. Opera di Pubblico Dominio.</i></p><p>La Compagnia d’Arme del Carro è una associazione culturale dedita alla ricostruzione storica di una compagnia mercenaria. Ma perché proprio una compagnia mercenaria?</p><p>Il Trecento italiano è costellato di episodi in cui bande armate al comando di capitani di ventura si prestano al servizio di questa o quella potenza per combatterne le battaglie. Il capitano di ventura è una figura incredibilmente carismatica e potente, in grado di raccogliere intorno a sé uomini armati, risorse e mezzi per vivere indipendentemente sul territorio delle varie potenze italiane.</p><p>Intorno al 1380, quando uno dei più famigerati capitani di ventura del periodo, Giovanni Acuto, si trova a combattere in pianta stabile per Firenze, comincia la transizione del modo di condurre la guerra nella penisola.</p><p>Gli Stati si accorgono che è molto più conveniente avere rapporti stabili con le milizie assoldate piuttosto che dipendere dagli spostamenti erratici di queste ultime. Questa mentalità porterà nel giro di pochi decenni ad un cambiamento epocale, e cioè alla nascita delle condotte.</p><p>Nel Trecento, in Italia si contano numerosi capitani di ventura con le loro compagnie. Queste non alloggiano all’interno delle città, ma vagano per il territorio alla ricerca di contratti e di bottino.</p><p>In particolare, senza alcuna autorità in grado di regolamentare le loro attività, le compagnie mercenarie rappresentano al medesimo tempo una risorsa per quegli Stati che fossero alla ricerca di professionisti della guerra da assoldare, ma pure un enorme rischio. Proprio l’indipendenza delle compagnie faceva della guerra l’unico mezzo in grado di evitare che la compagnia si approfittasse con la forza delle risorse di un Comune. Quando una compagnia minacciava di muovere contro il territorio sovrano di uno Stato, questi poteva difendersi in soli due modi: pagare un riscatto monetario per convincere la compagnia a muovere altrove, oppure assoldare una compagnia rivale per difendersi. </p><p>Dopo quasi un secolo di questa medicina, le città italiane si resero conto di quanto dispendioso sia avere sul territorio un’entità incontrollabile di questo genere. Si forma l’idea che sia preferibile regolamentare il mercato della guerra assoldando dapprima milizie locali e permanenti, e dappoi stilando contratti ed istituendo organi di controllo in grado di farli rispettare.</p><p>Così, grazie soprattutto all’influenza di due condottieri famosi, e cioè Braccio da Montone e Muzio Attendolo detto Sforza, sul finire del Trecento e al cominciare del Quattrocento si riformano le compagnie di ventura in condotte.</p><p>La condotta è il contratto stipulato tra una Signoria e un capitano di ventura, ora detto condottiero, e le sue forze armate. Nella condotta vengono descritte minuziosamente i dettagli della ferma: la durata, la paga, la dimensione delle forze assoldate e il loro equipaggiamento, ma anche le norme di controllo di questi valori e quelle che la compagnia si impegna a rispettare durante e dopo la ferma. La condotta offre alla Signoria uno strumento per impedire alle compagnie di razziare o vagare liberamente sul territorio. Per controllare che la condotta venga rispettata, le Signorie inviano messi ufficiali al seguito delle compagnie mercenarie, e intanto si preparano a non pagare il pattuito qualora la compagnia vada licenziata, ad eliminare fisicamente il condottiero quando questi diventa scomodo e pure ad elargire multe per le violazioni di altro tipo.</p><p>Nel Quattrocento, la condotta è la pratica standard, e la compagnia mercenaria diventa ora formata in larghissima parte da persone del territorio e comunque provenienti dalla penisola, in contrasto col secolo precedente, dove le compagnie erano principalmente straniere.</p><p>Questa trasformazione inesorabile è accompagnata da una larghissima produzione scritta. I condottieri raccolgono e leggono avidamente i trattati sulla guerra scritti dai grandi del passato, e ne scrivono di nuovi a loro volta.</p><p>Descritta così in breve una situazione complessa non le si rende giustizia, ma spero di essere riuscito a gettare un’ulteriore luce su quanto il Quattrocento fosse un’epoca di cambiamento e rivoluzione. Torniamo quindi alla domanda che ha aperto questo articolo: come mai proprio una compagnia mercenaria? Lo storico Philippe afferma che nel Quattrocento “i trattati sull’arte della guerra nei secoli XIV e XV sono più numerosi delle opere didattiche riguardanti la nautica, l’agricoltura, la fabbricazione dei tessuti e persino le tecniche mercantili”. La figura del mercenario è centrale nella società del Quattrocento italiano, e in luce di questa importanza viene studiata e riproposta.</p><p>Lo storico Duccio Balestracci, autore di una biografia dell’Acuto, descrive i condottiere come soldati di professione non riconducibili a stereotipi, espressioni nel loro vissuto di una clamorosa contraddizione frutto della miscela di atti violenti ed esempi di onestà e pietas.</p><p>Per approfondimento, si consigliano:</p><p><i>Balestracci D. - Le armi, i cavalli e l’oro, Giovanni Acuto e i condottieri nell’Italia del Trecento, Editori Laterza, Roma-Bari 2003</i></p><p><i>Mallet M - Signori e mercenari, la guerra nell’Italia del Rinascimento, Il Mulino, Bologna 2006</i></p><p><i>Barelli A. - Balduccio d’Angiari, l’avventura delle armi nel Quattrocento, Minerva Soluzioni Editoriali, Bologna 2020</i></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2928429928220133333.post-20565935530655683602021-08-16T06:58:00.001-07:002021-08-16T06:58:00.224-07:00ACCOGLIENZA REGALE<p> <em style="font-family: calibri;">Testo di Alberto Carminati, tutti i diritti riservati</em></p><p>Abbiamo già trattato di alcuni episodi legati alla visita che
nel 1474 Re Cristiano I di Danimarca, in pellegrinaggio verso Roma, fa a
Bartolomeo Colleoni sostando presso il castello di Malpaga. Uno dei dettagli
più interessanti sia dal punto di vista storico che per meglio delineare la
personalità del condottiere bergamasco risiede senza dubbio nel benvenuto che
fu riservato agli ospiti fin dal loro arrivo.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Cristiano I scese lungo la strada verso Roma con un seguito
di circa 200 cavalieri, tra cui il duca di Sassonia ed altri principi e nobili,
tutti vestiti di color bruno scuro, con cappucci affrappati sul capo. Lo Spino descrive
il sovrano come “grando, grosso, con ajero signorile”, come giustamente ci
immaginiamo comunemente un uomo proveniente da quelle lontane terre. Nel loro
viaggio hanno attraversato territori vasti e si sono fermati presso numerose
città e castelli prima di giungere a Malpaga, quindi il Colleoni deve trovare
un modo per impressionare una compagnia di tale portata. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Per cominciare, il Colleoni decise di lasciare liberi gli
spazi del castello per i suoi ospiti, trasferendo la sua corte all’esterno. Approntò
quindi di una chiara dimostrazione di quell’arte e perizia bellica che gli
avevano procurato fama e potere, così da impressionare il re ed il suo seguito:
poco lontano dal castello, lungo la strada da cui sarebbe giunto Cristiano I,
fece allestire un grande accampamento militare, con padiglioni e tende, fossati
e steccati, come si addice al Capitano Generale di Venezia. All’approssimarsi
del corteo danese, il Colleoni quindi mosse dall’accampamento per accoglierlo,
completamente armato e a capo scoperto, in sella ad un grande corsiero
finemente bardato. Due scudieri portavano il suo elmo e la lancia e, poco
distanziati da loro, seicento cavalieri in ordine di battaglia, montati da
condottieri e ufficiali in armatura, con stendardi spiegati al vento e al suono
tagliente di trombe e fiati. Ai suoi ospiti fu quindi offerta la grandiosa
visione di un possente esercito che si muove per una giornata di battaglie al
massimo del suo splendore. Questo la dice lunga su come l’idea della forza e
del rigore guerriero fossero pilastri fondamentali della filosofia di vita di
Bartolomeo Colleoni, al punto da presentarli come biglietto da visita persino
per gli ospiti più illustri.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Durante la permanenza di Cristiano I a Malpaga, il Colleoni
si adoperò per imbastire intrattenimenti nobili quali battute di caccia e
giostre cavalleresche, banchetti ed incontri di lotta. Al momento di ripartire,
i doni che Cristiano I ricevette furono preziosi e molteplici, tra cui
un’armatura finissima fattura ed abiti vermigli e bianchi per tutta la servitù
reale, che ripartirono così da Malpaga indossando i colori colleoneschi. Di
nuovo quindi l’impronta guerriera è sempre forte anche nei momenti
istituzionali e di grande pompa, a rimarcare l’attitudine rude e fiera del
condottiero bergamasco e della sua corte, composta sì da letterati ed artisti
ma principalmente animata vicende belliche e politiche, con i fidati veterani e
comandanti sempre al fianco del loro condottiero.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Compagnia d'Arme del Carrohttp://www.blogger.com/profile/17606237687832980690noreply@blogger.com0